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TRANSIZIONE 5.0 – SOSTEGNO MILIARDARIO PER LE IMPRESE DAL 2024

Transizione 5.0

Sostegno miliardario per le imprese dal 2024

09 febbraio 2024
Un sostegno miliardario alla transizione energetica dei processi produttivi, verso un modello sostenibile ed efficiente, basato sulle fonti rinnovabili. È il Piano Transizione 5.0, che attraverso un regime di credito d’imposta offerto alle imprese, si pone l’obiettivo di portare a un risparmio energetico di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio sui consumi finali di energia nel periodo 2024-2026.

Il programma d’incentivazione si affiancherà a quello già attivo di Transizione 4.0, che sarà attivo fino alla fine del 2025 e continuerà a sostenere la digitalizzazione e l’automazione nelle aziende con le aliquote di credito d’imposta già stabilite dalla Legge di bilancio 2022 (comma 44): dal 5% al 20%, a seconda del tipo di bene acquisito e del suo costo.

I nuovi investimenti 5.0

Sarà concesso un credito d’imposta commisurato alle spese sostenute tra
il primo gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 alle imprese che investiranno in:

  • beni strumentali materiali o immateriali 4.0 (allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232). Fondi stanziati: 3.780 milioni di euro;
  • beni necessari all’autoproduzione e all’autoconsumo da fonti rinnovabili (escluse biomasse). Fondi stanziati: 1.890 milioni di euro;
  • formazione del personale sulle competenze per la transizione green (entro il limite del 5% dell’investimento totale agevolato – non agevolabile in forma autonoma). Fondi stanziati: 630 milioni di euro.

È richiesto all’Italia dall’Europa che, entro il primo trimestre 2024, i crediti d’imposta siano accessibili alle imprese attraverso l’emanazione di una legge che stabilisca con precisione i criteri degli interventi ammissibili, anche in termini di risparmio energetico minimo e di tetto massimo di spesa.

A breve il decreto attuativo che regolamenta l’agevolazione da 6,3 miliardi dedicata alle imprese italiane. Vi proponiamo quindi una sintesi di quanto noto ad oggi.

Credito d’imposta per la Transizione 5.0 – OBIETTIVI
Il Credito d’Imposta rappresenta un importante strumento utilizzato dal governo italiano per sostenere la competitività delle imprese e stimolare i loro investimenti in innovazione. 
In questa ottica, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sta predisponendo un nuovo pacchetto di Credito d’Imposta, complementare a quello previsto per la Transizione 4.0, volto a incentivare investimenti a favore della Transizione 5.0. 

L’obiettivo è di supportare le imprese che abbracciano l’innovazione e adottano soluzioni tecnologiche all’avanguardia, anche digitali, per incrementare l’efficienza energetica e promuovere l’autoconsumo
e l’autoproduzione di energia rinnovabile. 

BENEFICIARI 
Può accedere all’incentivo qualsiasi impresa con sede in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalle dimensioni e dal regime fiscale di determinazione del reddito. 

INTERVENTI FINANZIABILI 
Il credito d’imposta per la Transizione 5.0 sostiene le imprese che investono nella transizione energetica dei propri processi produttivi con l’obiettivo di adottare un modello di produzione più efficiente, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili.

Gli interventi finanziabili comprendono: 

  • acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 mirati a potenziar l’efficienza energetica 
  • acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse) 
  • spese dedicate alla formazione del personale per lo sviluppo di competenze relative ai temi della transizione verde (non finanziabile da sola)

Qui l’elenco dettagliato dei beni su cui è necessario attivare un investimento, anche se èprobabile che il MIMIT lo modificherà.
Le attività per acquisto di beni dovranno generare dei risultati minimi in termini di efficienza energetica o risparmio di energia: 

  • riduzione dei consumi energetici del 3% del fabbisogno aziendale 

OPPURE 

  • riduzione del 5% dei consumi energetici di uno specifico processo (ad esempio la tornitura o l’imballaggio)

RISORSE E ALIQUOTE

Le risorse destinate al credito d’imposta sono 6,3 miliardi di euro, grazie alla nuova versione del PNRR, per investimenti effettuati nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

La dotazione si distribuisce nel seguente modo:

  • 3,78 miliardi di euro per l’efficienza energetica
  • 1,89 miliardi di euro per autoconsumo e autoproduzione di energia da fonti rinnovabili
  • 630 milioni di euro per la formazione del personale

Le aliquote a cui le imprese possono accedere variano in base alla classe di efficienza
energetica raggiunta (definite in 3 classi) e alla quota di investimento: 

 Investimenti fino a 2,5 milioni di euro:
o Classe I: 35%
o Classe II: 40%
o Classe III: 45%

 Investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro:
o Classe I: 15%
o Classe II: 20%
o Classe III: 25%

 Investimenti tra 10 e 50 milioni di euro:
o Classe I: 5%
o Classe II: 10%
o Classe III: 15%

Mentre, per la formazione l’aliquota prevista è del 10% su un investimento massimo di 300 mila euro.
Le aliquote sopra indicate sono già comprensive delle attuali aliquote di transizione 4.0.
Le imprese che non raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica ma acquisteranno beni 4.0 potranno comunque continuare a beneficiare degli attuali incentivi del piano Transizione 4.0 con aliquote più basse.

CERTIFICAZIONE 
 È necessario certificare il progetto sia “ex ante”,  per attestarne la conformità ai criteri minimi di riduzione del consumo di energia, sia “ex post” per verificare l’effettiva realizzazione degli investimenti in corrispondenza con quanto dichiarato “ex ante”.

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COMMERCIO – CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 40%

Commercio
Bando 2024 per la concessione di contributi a fondo perduto in misura pari al 40%

La Regione Sardegna tramite il presente bando, predispone la concessione di un contributo a fondo perduto a supporto  delle micro, piccole e medie imprese, operanti nel settore del commercio, che abbiano stipulato con le banche almeno un operazione di credito per l’acquisto di beni strumentali all’esercizio dell’attività.

SOGGETTI BENEFICIARI
Possono partecipare alla misura i soggetti iscritti al Registro delle Imprese e aventi sede legale in Sardegna che svolgono attività primaria o secondaria nei seguenti settori:

  • commercio al dettaglio di beni, in sede fissa (comprese le attività di commercio esercitate per mezzo di apparecchi automatici di generi alimentari e non alimentari in locali aperti al pubblico o su aree pubbliche accessibili direttamente al consumatore finale) o ambulante e all’ingrosso;
  • somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, come definite dalla L. 25 agosto 1991, n. 287 e successive modifiche e integrazioni;
  • tabaccai;
  • edicole;
  • ausiliari del commercio (limitatamente alle seguenti figure: Agente e Rappresentante di commercio, Commissionario);
  • commercio al dettaglio di beni e servizi per via elettronica, esclusivamente se congiunto, connesso e funzionale ad altra attività di commercio al dettaglio in sede fissa e commercio all’ingrosso già esercitata.


REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ
Ai fini dell’ammissibilità della domanda di agevolazione, la superficie dell’attività
commerciale destinata alla vendita non dovrà essere superiore al 50% dei limiti
massimi di seguito elencati:

  • 400 mq nei comuni con popolazione residente sino a 5.000 abitanti;
  • 600 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 5.000 abitanti e sino
    a 10.000 abitanti;
  • 900 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti e
    sino a 50.000 abitanti;
  • 1250 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti o
    facenti parte di città metropolitana;


INVESTIMENTI E SPESE AMMISSIBILI
Il finanziamento dovrà essere destinato esclusivamente all’acquisto di beni strumentali
all’esercizio dell’attività nello specifico:

  • acquisto del terreno specificamente destinato alla costruzione e/o all’ampliamento di fabbricati posti al servizio dell’attività commerciale dell’impresa. L’acquisto del solo terreno è ammissibile, qualora questo sia adiacente o in prossimità dell’attività commerciale, di superficie non superiore a quella dell’esercizio, per la realizzazione di parcheggi destinati ai soli sovventori di attività commerciale;
  • acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati posti al servizio dell’attività commerciale dell’impresa ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro, le spese tecniche di progettazione nonché l’acquisto delle aree indispensabili per lo svolgimento dell’attività commerciale;
  • acquisto di macchine, attrezzature fisse, mobili, impianti e arredi delle strutture commerciali, autoveicoli nuovi, ovvero usati nel rispetto della norma n. 4 del Regolamento CE 448/2004, posti al servizio dell’attività commerciale dell’impresa, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale;
  • acquisto di software, diritti di brevetto e licenze nonché la realizzazione di siti web a sostegno dello sviluppo e/o miglioramento qualitativo del commercio elettronico, introduzione di innovazioni nelle metodologie operative nelle procedure gestionali e nelle tecnologie;


AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI
Gli incentivi previsti per la realizzazione dell’investimento sono:

– Una sovvenzione a fondo perduto nella misura del 40% della spesa ammissibile documentata al netto di imposte.
– Un contributo per l’incentivo occupazionale che può variare da € 5.000,00 per ogni ULA, fino ad un massimo di € 15.000,00.


DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria disponibile è pari a € 15.000.000,00.


PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
I termini e le modalità di presentazione della domanda di agevolazione saranno stabiliti
con successivo avviso pubblico.

Per maggiori dettagli sulla concessione del contributo a fondo perduto o per informazioni e consulenze, puoi contattare lo Studio Denti & Associati, operativo su tutto il territorio nazionale. Contattaci per una consulenza.

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ZONA UNICA ZES – NUOVO CREDITO D’IMPOSTA – AGGIORNAMENTO

Aggiornamento 02 febbraio 2024


ANCORA FERMO IL CREDITO D’IMPOSTA
Nessuna novità per il credito d’imposta ZES che con i suoi 1,8 miliardi di euro dovrà sostenere gli investimenti delle imprese (V. nostra circolare del 08.11.2023).


ZES unica Mezzogiorno: cosa prevedono il DL Sud e la Manovra 2024?
Il DPCM del 29 gennaio 2024 era stato annuncialo dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto durante la riunione del 9 gennaio con i
Commissari straordinari delle attuali otto ZES e i rappresentanti della nuova Struttura di missione ZES di fresca nomina.


ZES unica Sud: si parte davvero il 1 ° marzo 2024
Come accennato, il DPCM pubblicato il 29 gennaio 2024 mette mano al passaggio di consegne tra gli otto Commissari ZES e la nuova Struttura di missione per la ZES unica. Un passaggio che, come stabilito il 9 gennaio, deve essere effettuato anche mediante incontri bilaterali con i singoli Commissari in modo da affrontare le specificità di ogni territorio.

A differenza di quanto previsto dal DL 7 24/2023 – che aveva stabilito al 31 dicembre 2023 la fine del mandato dei Commissari delle otto ZES che sono state soppresse per far posto alla ZES unica – il DPCM appena pubblicato ha prorogato di due mesi il periodo di transizione dal vecchio al nuovo sistema.

Una decisione che mantiene dunque in vita, fino al 29 febbraio 2024, gli otto Commissari ZES e le loro strutture e che stabilisce al 1^ marzo 2024 il trasferimento delle competenze alla nuova Struttura di missione ZES.

In questo modo, a gennaio e febbraio le strutture commissariali delle otto ZES possono tornare a lavorare, evitando il blocco delle pratiche di investimento che, con l’arrivo del nuovo anno erano rimaste ferme sul tavolo.


Più nello specifico in questi primi due mesi dell’anno le strutture ZES procederanno a lavorare le richieste di autorizzazione applicando le vecchie norme a quelle pervenute entro il 2023 e le nuove norme a quelle pervenute nel 2024, ampliando ovviamente il raggio d’azione a tutto il Mezzogiorno.

Tax credit ZES unica Mezzogiorno: in attesa del decreto attuativo
Nel corso della riunione tra Fitto e i Commissari ZES non sono emersi, invece, nuovi aggiornamenti per quanto concerne il credito d’imposta ZES unica, a cui la Manovra 2024 ha assegnato un budget di 1,8 miliardi di euro.
In teoria il decreto attuativo targato MEF volto a disciplinare i crediti e le modalità di accesso al credito d’imposta avrebbe dovuto vedere la luce entro il 30 dicembre 2023.

Allo stato attuale, invece, non si hanno notizie sulla sua approvazione e questo nonostante la disciplina generale preveda che gli investimenti agevolabili con il tax credit siano quelli realizzati tra il 1^ gennaio e il 15 novembre 2024.